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Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni, quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. È il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.Paulo Coelho, “Il cammino di Santiago”, 1987Decidi di partire e vieni assalito da mille dubbi. La lunghezza del tracciato, la varietà dei percorsi, la difficoltà dei dislivelli, l'incertezza metereologica e lo stato di forma raggiunto ti interrogano sulle reali possibilità di farcela. Senza contare le difficoltà familiari, affettive e pratiche. Ma se ci pensi troppo e aspetti il momento giusto, il periodo perfetto, non lo farai mai. Ad un certo punto bisogna farsi forza e muoversi. Comprare il biglietto, fare un programma di massima e cominciare a preparare le borse. Andare a Santiago di Compostela, il luogo dove nell'anno 813 l'eremita Pelayo, dopo aver visto per notti e notti una pioggia di stelle cadere sulla cima di un colle, ebbe in sogno San Giacomo che gli indicava il luogo del suo sepolcro. L'apostolo Giacomo, Santiago in spagnolo, dopo la resurrezione di Gesù girò tutta la Spagna per evangelizzarla. Tornato in Palestina fu decapitato da Erode Agrippa che temeva il suo crescente potere. Il suo corpo fu trafugato da due suoi discepoli e portato prima a Finisterre con una barca e poi nell'entroterra Galiziano. Nonostante il mare in tempesta, i due erano riusciti ad attraccare ricoperti da conchiglie. Nei secoli successivi San Giacomo pare sia più volte apparso in battaglia al fianco degli spagnoli per aiutarli a sconfiggere i "Mori" che stavano conquistando tutta la penisola iberica. Per questo fu definito anche Matamoros. Da quando il Vescovo Teodomiro riconobbe il corpo del Santo, la citta di Santiago di Compostela (campus stellae) cominciò ad essere meta di pellegrini che partivano a piedi da tutta Europa affrontando mille difficoltà. Nel 1989 Giovanni Paolo II si reca a Santiago per la prima giornata mondiale della Gioventù. Da quel giorno, il cammino viene percorso in ogni stagione e da migliaia e migliaia di persone di ogni età.
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Questo è stato il mio Cammino.Totale Km percorsi in bici 660. Giorni 11. Velocità massima 60 Km/h. Velocità media 14.81. Altitudine massima 1540. Altidudine minima 290La mia preparazione:La preparazione atletica è fondamentale, anche se non ne ho fatto un'ossessione. Molti ciclisti lungo il percorso mi dicevano di aver macinato 1500-2000 km, primia di partire, su percorsi di vario tipo: pianura, montagna, asfalto e sterrati di vario tipo. Io ho percorso dall'inizio dell'anno meno di 500 km, molti dei quali pianeggianti, e, indubbiamente, sono pochi. Sicuramente avrei sofferto meno, soprattutto i primi giorni e sulle salite. Comunque alla fine ho tenuto la stessa media di persone più allenate di me che ho poi incontrato lungo il percorso e con le quali ho condiviso l'arrivo. È proprio vero che è il Cammino che ti aiuta e ti porta a Santiago... Prima di partire ho fatto una bella visita medica, con tanto di rilascio di certificato medico agonistico, per avere un quadro generale delle proprie condizioni fisiche |
Come ci sono arrivato:Sono partito da Roma con volo Ryanair diretto per Santander, con bici al seguito. Da lì in auto, lasciata poi a Pamplona, dove ha avuto inizio il mio cammino in bici. Sono comunque passato per Roncisvalle, dove partecipare alla messa con la benedizione del pellegrino, che si tiene ogni sera alle 18.30, è veramente suggestivo. Per il ritorno Ryanair Santiago-Roma, lasciando la bici alla Ups di Santiago che la recapita direttamente a casa. |
Il Camino:Per fare il camino in bici in tutta tranquillità
bisogna avere a disposizione due settimane piene. In realtà per
percorrerlo ci vogliono meno giorni, ma vanno presi in considerazioni
imprevisti che ne aumentano le difficoltà. In primis la pioggia
che riduce velocità e, quindi, quantità di km percorsi.
I miei ultimi tre giorni di pedalate sono stati bagnati dalla mattina
alla sera, facendomi impiegare tre giorni per percorrere una distanza
che in condizioni asciutte avrei percorso in due giorni. Sterrato e strade
statali hanno, ovviamente, distanze diverse: primo taglia molto, ma alcuni
tratti sono molto difficili, se non impossibili, da percorrere (scaloni
di terra, lastre di roccia, ponticelli stretti, fiumiciattoli, scale...
con la bici a pieno carico non è proprio il massimo). Le statali
a volte allungano un po', ma si cammina sempre bene (a parte tratti molto
trafficati) soprattutto in caso di pioggia.
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Ho portato:Sacco a pelo (negli albergue le lenzuola non ci sono!) - Una federa (Il cuscino non ne ha) - Asciugamano piccolo e grande per la doccia - 4 paia di slip - Almeno tre completi bici corti e uno lungo (sulla Cruz de Hierro, 1300 mt alle 10 di mattina la temperatura il 5 giugno era 9 gradi!!!) - Giacca bici invernale - Giacca antipioggia (fondamentale) - Gilet tecnico bici - Pantaloni e copriscarpe antipioggia (io ne ero sprovvisto, e ne ho pagato le conseguenze) - Guanti bici - Un pile - 5 paia calzini tecnici - Un pantalone lungo - Qualche maglietta cotone (utili anche per dormire) - 2 bermuda - Prodotti per igiene personale (Gli albergue sono sprovvisti di tutto) - Tappi per le orecchie (la notte nelle stanze degli albergue vanno in scena opere sinfoniche) - Ciabatte doccia - Scarpe da ginnastica/trekking molto comode e leggere, utili sia per pedalare che per camminare - Occhiali da sole (Con lenti bianco-gialle intercambiabili per i giorni di pioggia) - Coltellino svizzero - 2 Borracce da 75 cl - Barrette energetiche o simili - Il necessario per riparare la bici: smaglia catena, maglie catena, multiattrezzo, 2 camera d'aria, pompa, guanti multiuso, fascette di plastica, viti di ricambio, - Catena per la bici Prima di partire bisogna prendere la Carta del Pellegrino (www.confraternitadisanjacopo.it): è il documento necessario per alloggiare presso gli Albergue, gli Hostal e per poter mangiare nei ristoranti a prezzi modici. Si fa timbrare ad ogni sosta e alla fine del viaggio si consegna nella basilica di Santiago di Compostela per poter ricevere la "Compostela", la pergamena che certifica di aver compiuto il camino. Attenzione a timbrare spesso, soprattutto negli ultimi 200 km, per poter dimostrare di aver effettivamente percorso il camino.
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La mia bici:La mia è una Cube Attention modificata (ho
montato una forcella Rock Shox Tora 100ml, e ruote Mavic Crossmax). In
giro c'era gente con bici da supermarket, ma lo sconsiglio. Io non ho
avuto nessun problema tecnico, non ho neanche mai bucato (avevo camera
d'aria antiforatura), tranne l'ultimo giorno: arrivato a Santiago, le
viti di acciaio della sella si sono spaccate in tronco mentre pedalavo,
lasciandomi con la sola canna (alla Fantozzi). Ma tanto ero arrivato.
Con un mezzo di qualità inferiore avrei avuto sicuramente maggiori
problemi, vista anche la complessità dei terreni da percorrere:
lungo e fortemente ondulato, ci sono due cime (1300 mt e 1504 mt con relative
discese). Per questo una revisione generale al mezzo va fatta, con attenzione
particolare ai freni (se a disco è meglio cambiare tutte le pasticche).
Ho smontato i pedali con sganci rapidi: meglio avere i piedi liberi per
poggiarli a terra con facilità.
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Dove ho dormito:Lungo tutto il percorso, in ogni paese, anche se
composto da sole quattro case, c'è almeno un Albergue: si dorme
in enormi stanzoni con letti a castello (minimo 5 massimo una ventina)
e bagni comuni per uomini e donne (2-3 wc e docce). Sono i dormitori per
i pellegrini (si può dormire una sola notte e dietro presentazione
della "Carta del pellegrino") e la spesa varia da 5 a massimo
10 euro a notte. A volte con un paio di euro è anche possibile
fare colazione. Quasi in tutti è presente una distributore di snacks
e di bevande calde e fredde, come quelle che si trovano negli uffici.
Il prezzo economico è sicuramente il lato positivo di queste strutture.
I lati negativi sono: il dormire in tanti e sconosciuti nella stessa stanza
(russamenti, rumori e movimenti vari, privacy), avere pochi bagni e docce
sempre in comun (uomini e donne)e. Ad onore del vero devo dire che bagni
e docce li ho trovati sempre puliti, anche dopo ore ed ore di onorato
servizio, grazie al rispetto che tutti i pellegrini hanno per gli altri.
Stesso discorso vale per la privacy: il rispetto verso gli altri è
veramente alto e nessuno ha voglia o intenzione di spiare o farsi gli
affari altrui.
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Dove ho mangiato:Alcuni Albergue oltre alla cucina a disposizione
per i pellegrini (da lasciare ovviamente pulita come la si trova), hanno
un ristorante: con 8, massimo 10 euro si può cenare. Il "menù
del pellegrino" o "del dia" comprende un primo a scelta
tra due-tre, un secondo con contorno, frutta e dolce, sempre a scelta.
Di solito c'è incluso anche vino, acqua o birra e il caffè
conclusivo. Le porzioni sono abbondanti, a volte esagerate. Volendo mangiare
in un ristorante bisogna contare che prima delle 8:30-9:00 spesso non
aprono proprio (la vita in Spagna è spostata un paio d'ore in avanti,
nonostante lo stesso fuso orario. D'altra parte il sole non tramonte prima
delle 22-22:30). |
Le mie tappe:30/05/2010: Roma-Santander-Roncisvalle |
31/05/2010: Pamplona-Estella52 km, asfalto, sole. |
01/06/2010: Estella-Logrogno49 km, asfalto, sole. |
02/06/2010: Logrogno-Burgos/Burgos-Hontanas53 km, asfalto, sole. |
03/06/2010: Hontanas-Sahaugun99 km, asfalto, sole. |
04/06/2010: Sahaugun-Leon64 km, asfalto/sterrato, sole. |
05/06/2010: Leon-Rabanal del Camino73 km, asfalto/sterrato, sole. |
06/06/2010: Rabanal del Camino-Villafranca del Bierzo65 km, asfalto/sterrato, sole. |
07/06/2010: Villafranca del Bierzo-Samos64 km, asfalto/sterrato, sole. |
08/06/2010: Samos-Ventas de Naron55 km, asfalto/sterrato, pioggia. |
09/06/2010: Ventas de Naron-Arzua44 km, asfalto/sterrato, pioggia. |
10/06/2010: Arzua-Santiago di Compostela42 km, asfalto/sterrato, pioggia. |
11/06/2010: Santiago di Compostela-Finisterre |
Grazie Valeria, grazie Andrea, grazie Luca.Ho trovato utilissimo, prima di partire, leggere blog e siti con le esperienze di chi ha già fatto il Cammino. Sarei felice di poter aiutare chi sta partendo o ha intenzione di farlo, con consigli e suggerimenti. Senza presunzione. J >>Il camino è uno. Ma ognuno ha il suo.Il camino lo affronti una volta, ma lo porterai per sempre dentro di te.
Grazie a Marcello Capobianchi, Roma, via Macchia Palocco 115-125 - Tel.065213057, per l'abbigliamento tecnico. |